Ieri sono andata alla presentazione dell'album " Diventi inventi 1997-2017" di Niccolò Fabi presso La Feltrinelli di Napoli. Per celebrare i primi 20 anni di carriera, il cantautore romano reinterpreta le sue canzoni più famose e le raccoglie in 2 cd insieme a rarità e provini di brani inediti rimasti nel cassetto.
La prima canzone che ho ascoltato di Fabi è stata Costruire( tratta dall' album Novo Mesto del 2006) . Circa 5 anni fa ero nel gruppo di scrittura della lettera per una ragazza degli scout che doveva "prendere la partenza" ( una cerimonia molto importante in ambito scoutistico) e decidemmo di iniziare la lettera proprio con il primo verso di questa canzone : chiudi gli occhi , ed immagina una gioia, molto probabilmente penseresti a una partenza ...
Penso sia stato amore a primo ascolto, ancora oggi è una delle mie canzoni preferite in assoluto.Sono rimasta colpita dalla delicatezza della musica, delle parole e della voce di Fabi; quando la ascolto mi sento come sospesa in una bolla, tranquilla, leggera, lontano da tutto e da tutti. Eppure Niccolò inizialmente non era soddisfatto di questo suo pezzo e ci racconta ciò:
Questo aneddoto si incastra in un discorso più ampio che Fabi espone per illustrare il suo album e la sua carriera ventennale. Racconta come finalmente, dopo tanti anni, è riuscito a creare qualcosa di indipendente e di cui ne va fiero. Il cantante ha definito la sua carriera musicale un percorso lento e travagliato,in cui non si riteneva mai soddisfatto dei suoi brani. Non si è sentito mai adatto a narrare storie giovanili attraverso le sue canzoni, infatti il primo album (Il giardiniere - 1997), anche se composto da brani scritti in età adolescenziale, tratta di temi molto cupi. Egli, piuttosto, si reputa molto più adeguato a descrivere emozioni che si provano da adulto e l'unico modo per riuscirci era quello di viverle in prima persona per poi trasformarle in versi.
In un panorama musicale italiano in cui vengono sfornate canzoni che servono ad intrattenere le persone mentre fanno la spesa nel supermercato, penso che Niccolò Fabi sia uno dei pochi cantautori italiani che riesce ancora ad emozionare.
See you the next song !
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