mercoledì 18 luglio 2018

Farcisentire Festival 2018

I pendolari dell'area vesuviana ormai ci hanno fatto l'abitudine ai disagi della Circumvesuviana e proprio perché quest'ultima è il setting di questo articolo ... non poteva che uscire in ritardo!
Ma alla stazione della Circumvesuviana di Scisciano, da ben 13 anni, nel mese di luglio c'è un appuntamento puntuale: il Farcisentire Festival!

Organizzato dall'associazione Arcifelix, il Farcisentire si può definire un festival della musica "indie", inteso nel senso originario del termine ossia "indipendent", fuori dall'orbita delle grandi industrie musicali. Infatti sin dalla prima edizione sono saliti sul palco di Scisciano cantanti come Motta, Marlene Kunz, Marta Sui Tubi, Gnut, Pertubazioni: artisti all'epoca emergenti e che ora hanno un discreto successo a livello nazionale.
Quest'anno tra gli headliner dei tre giorni c'erano: Colapesce (6 luglio), Pinguini Tattici Nucleari (7 luglio) e Galeffi (8 luglio).
Io ho assistito al concerto del 7 luglio, per cui vi parlerò dei Pinguini Tattici Nucleari e delle altre due band che si sono esibite durante la serata, gli Ephimera e i Dunk.

I primi ad esibirsi sono stati gli Ephimera, band avellinese di stampo rock che porta sul palco brani tratti dall' EP "Shhh" pubblicato nel 2012 e dall'album "Ora o mai più" del 2017. Amore e rabbia sono i sentimenti che si percepiscono dalla voce tagliente della frontwoman Serena Iarrobino.

Subito dopo salgono sul palco i Dunk. Il supergruppo formato dai fratelli Ettore e Marco Giuradei Voce e Chitarra, Tastiera) insieme a Luca Ferrari (Batteria) dei Verdena e Carmelo Pipitone (Chitarra) dei Marta Sui Tubi,è originale non solo nel sound e nei testi ma anche nella postura scenica. Infatti Carmelo e Marco, le due chitarre, erano posizionati l'uno di fronte all'altro ai lati del palco, lasciando al pubblico un'ampia visione della batteria e della tastiera. Un'ora di punk rock intenso, virtuosismi di chitarra e batteria, e testi cantautorali ermetici.

Per finire, i Pinguini Tattici Nucleari scatenano il pubblico di Scisciano. Gli irriverenti ragazzacci di Bergamo possono essere considerati i degni eredi degli Elio e le Storie Tese; i loro testi ironici e talvolta pungenti spaziano tra generi diversi come il pop, il folk, il rock e il raggae. I ragazzi interagivano spessissimo con il pubblico, creando tra una canzone e l'altra sketch inverosimili, come quando hanno chiesto al pubblico di accovacciarsi per terra per poi esplodere saltando "perchè lo abbiamo visto fare agli Slipknot" oppure quando hanno cominciato a cantare le canzoni della chiesa versione rock. Senz'altro un gruppo che ha fatto divertire molto, ma del quale non si può non tener conto soprattutto dell'alta qualità tecnica e di scrittura. 

Conoscevo l'esistenza di questo festival già da qualche anno, ma questa è stata la prima volta a cui vi ho assistito. Di sicuro ci ritornerò volentieri anche gli anni prossimi e consiglio anche a voi di andarci sia per conoscere nuova musica (oltretutto gratuitamente perché l'ingresso è libero) sia per la piacevole location con stand culinari e merchandising allestiti ad hoc per l'evento.  

See you the next song!

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