lunedì 13 novembre 2017

Nova Koinè Music: Giovanni Conelli - " Di Viaggio, di Fiori e di altre Spine."

A soli 24 anni, Giovanni Conelli, oltre ad aver calcato i palchi di molti locali della Campania, sua regione d’origine, ha portato il suo sound elettronico anche in altre città come Roma, Milano, Novara, Lecco fino a spingersi a Vienna e Passau.

Venerdì 3 Novembre, il giovane cantautore ha presentato in un live presso Nova Koinè Lab il suo terzo disco intitolato “ Di Viaggio, di Fiori e di altre Spine” . Ho avuto quindi il piacere di poterlo intervistare e scoprire i lati nascosti del suo EP.

Qual’è il significato del titolo del tuo EP?
<< Il titolo “ Di Viaggio, di Fiori e di altre Spine” racchiude tre elementi fondamentali per capire il disco e tutto il percorso che c’è stato dietro. ll viaggio è soprattutto spirituale, il filo conduttore che va dal primo all’ultimo brano; ma è anche un viaggio fisico perché ci sono stati vari viaggi che hanno ispirato i brani che poi ho composto una volta ritornato a casa .Le spine sono tutti i problemi e le malinconie che ho affrontato durante il percorso che mi ha portato al risultato finale dell’EP . E infine posso dire che la mia musica è malinconica per natura ma mi ha dato anche molte gioie, mi ha dato l’opportunità di crescere e cambiare, mi ha dato tante occasioni che ho colto come i fiori.>>

Il tuo genere è sicuramente l’elettronica, potresti però dare una tua personale definizione alla tua musica, al tuo ritmo, al tuo sound?
<< Questa è una delle mie più grandi difficoltà perché quando la gente mi chiede che genere faccio e io rispondo “Elettronica” loro pensano che io sia un DJ, oppure se dico che sono un cantautore le persone immaginano il cantante con la chitarra. L’Elettronica è una branca della musica estremamente ampia che va dalla Techno dei club di Detroit, di Berlino fino alla musica sperimentale, a quella rumoristica e a quella acusmatica. Il mio genere è Pop-elettronica, si avvicina molto alla musica leggera per la forma musica+testo, prende qualcosa dalla tradizione italiana, in particolare da Battiato che a me piace tanto, e qualcosa dal nord Europa, da artisti come Bjork, Massive Attack, James Blake.>>

Come ti sei ritrovato a suonare all’estero?
<< Le esperienze che ho avuto all’estero sono dovute al fatto che ho vissuto anche all’estero, per studio. Mi sono ritrovato a suonare a Vienna e a Passau e sono state esperienze molto forti nel momento in cui ti accorgi che la gente non capisce le parole che stai cantando, ma comunque è riuscita ad accogliere positivamente le energie e il senso del progetto.  >>

Quindi canti in italiano anche quando sei all’estero?
<< Si, certo! Per me è molto importante. Il testo ha la stessa importanza della musica in qualsiasi brano che compongo. Non mi sognerei mai di cantare in un’altra lingua per il semplice fatto che ho sviluppato un mio stile. >>

Qual è la canzone di questo disco alla quale sei più affezionato?
<< Può sembrare una risposta banale, ma sono affezionato a tutte le 4 canzoni perché rappresentano 4 momenti diversi. In questo periodo mi ritrovo a suonarle e risuonarle nei vari locali in cui sto facendo la promozione, quindi a volte sento quel senso di alienazione nei confronti delle canzoni. Però prima di ogni canzone, quel secondo prima di iniziarla, mi ritrovo a dovermi calare in una parte diversa di me per ognuna di loro e questo me le fa amare tutte allo stesso modo. Magari la gente da fuori le vede simili perché dal punto di vista musicale lo sono, ma per me sono 4 blocchi diversi. >>

Pochi giorni fa è uscito il video di “Istanbul” , il terzo brano dell’EP . Perché tra i 4 brani la scelta è ricaduta su questo?
<< Istanbul è la canzone più melodica del disco e anche quella più rappresentativa dell’intero progetto. Delinea perfettamente l’idea del Medio Oriente, l’idea del viaggio, l’idea di un mondo etereo. Sono stato ad Istanbul 3 volte in vita mia. Per me Istanbul è la grande metropoli che ha 20 milioni di abitanti, sono rimasto incantato dalla bellezza del posto e dalla cordialità culturale turca. Per me ritornarci a girare il video è stato quasi un pellegrinaggio che dovevo a quella città per tutto quello che mi ha dato.>>

Ringrazio Giovanni Conelli e Impronte Sonore Management & Promozioni Artisti per l'intervista.

See you the next song!

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