mercoledì 29 novembre 2017

Scars to your beautiful - Alessia Cara

Quante volte ti hanno preso in giro per il tuo modo di vestire?
Quante volte ti hanno detto che sei grassa fino a crederci, guardarti allo specchio e non piacerti più?
Quante volte ti sei sentito diverso e deriso da tutti?

La forma più diffusa di bullismo è quella verbale, che consiste in continue offese, derisioni, insulti, minacce e pettegolezzi. E i temi sono molti: razza, religione, origine, orientamento sessuale, aspetto fisico ecc. Il fenomeno del bullismo nell'ultimo decennio si sta sviluppando sotto forma di cyberbullismo, ossia l'uso di social network (spesse volte in forma anonima) per molestare psicologicamente la vittima. Tante sono le campagne contro il bullismo promosse in tutto il mondo. Una delle più importanti in Italia è quella promossa dal Ministero della Pubblica Istruzione intitolata "Smonta il bullo" ( www.smontailbullo.it).

"Dovresti sapere che tu sei bellissimo così come sei" è il verso della canzone Scars to your beautiful di Alessia Cara; è ciò che qualsiasi persona vorrebbe sentirsi dire ogni volta che qualcuno la schernisce; ma è sopratutto ciò in cui noi dobbiamo fortemente credere, indipendentemente da ciò che gli altri dicono. Questa canzone è stata usata negli Stati uniti per la campagna contro il bullismo "I am a witness" (Io sono un testimone), promossa dall'organizzazione no-profit Ad Council nell'ottobre 2016. Alla fine del videoclip del brano, la cantante ci lascia un importante messaggio:

"Spesso il mondo ci dice, direttamente o indirettamente, che non dovremmo essere felici con noi stessi se non rientriamo in determinati standard di bellezza. Scars to your beautiful serve a ricordare che la bellezza non è solo uno stile, una forma, una taglia o un colore. E non è neanche tangibile. La bellezza si mostra sotto infinite quantità di aspetti e sta a noi riconoscerla."

Scars to your beautiful - Alessia Cara 
She just wants to be beautiful
She goes unnoticed, she knows no limits
She craves attention, she praises an image
She prays to be sculpted by the sculptor
Oh, she don't see the light that's shining
Deeper than the eyes can find it
Maybe we have made her blind
So she tries to cover up her pain and cut her woes away
'Cause cover girls don't cry after their face is made
But there's a hope that's waiting for you in the dark
You should know you're beautiful just the way you are
And you don't have to change a thing, the world could change its heart
No scars to your beautiful, we're stars and we're beautiful
Oh-oh, oh-oh
And you don't have to change a thing, yhe world could change its heart
No scars to your beautiful, we're stars and we're beautiful
She has dreams to be an envy, so she's starving
You know, covergirls eat nothing
She says beauty is pain and there's beauty in everything
What's a little bit of hunger?
I could go a little while longer, she fades away
She don't see her perfect, she don't understand she's worth it
Or that beauty goes deeper than the surface
Oh, oh
So to all the girls that's hurting
Let me be your mirror, help you see a little bit clearer
The light that shines within
There's a hope that's waiting for you in the dark
You should know you're beautiful just the way you are
And you don't have to change a thing, the world could change its heart
No scars to your beautiful, we're stars and we're beautiful
Oh-oh, oh-oh
And you don't have to change a thing, the world could change its heart
No scars to your beautiful, we're stars and we're beautiful
No better you than the you that you are (no better you than the you that you are)
No better life than the life we're living (no better life than the life we're living)
No better time for your shine, you're a star (no better time for your shine, you're a star)
Oh, you're beautiful, oh, you're beautiful

And there's a hope that's waiting for you in the dark
You should know you're beautiful just the way you are
And you don't have to change a thing, the world could change its heart
No scars to your beautiful, we're stars and we're beautiful
Oh-oh, oh-oh
And you don't have to change a thing, the world could change its heart
No scars to your beautiful, we're stars and we're beautiful

See you the next song!

sabato 25 novembre 2017

Quando - Pino Daniele

Quando penso alla musica legata alla mia infanzia, penso a Pino Daniele. Mio padre è un grande appassionato della sua musica, colleziona i suoi vinili, audiocassette e cd da quando era giovane e ce li ha fatti sempre ascoltare, a me e a mio fratello. In ogni viaggio nella vecchia Station Wagon nera, due cose erano fisse : mio fratello seduto al centro del sedile posteriore e la cassetta di Pino Daniele nello stereo. Avevo 10 anni quando papà ci porto a vedere un suo concerto ad Agropoli; rimpiango di essere stata allora troppo piccola per godermi quello spettacolo, per capire le mille sfaccettature dell'arte di questo grande cantautore. 

Pino ci ha lasciato un immenso patrimonio culturale che va dal Blues, al Funky fino alla tradizione napoletana. Egli ha rivoluzionato la canzone napoletana mischiando nei suoi testi la lingua inglese e il dialetto napoletano, descrivendo il sogno americano degli anni '80, pur rimanendo attaccato alla tradizione. Ha descritto i mille volti di Napoli, da quello più scherzoso di O' scarrafone a quello più commovente di Napule è. 
Ma Pino Daniele non cantava solo la bella Napoli, raccontava anche bellissime storie d'amore, come quella narrata in Quando. Pubblicata nel 1991 nell'album "Sotto o' sole", Quando è collegata anche ad un altro volto indimenticabile della storia napoletana: l'attore Massimo Troisi. Infatti la canzone fa parte della colonna sonora del film, uscito nello stesso anno, Pensavo fosse amore ... invece era un calesse, diretto e interpretato da Troisi. La versione iniziale riportava i versi "e vivrò, si vivrò tutto il tempo per vederti ballare", poi sostituiti, su suggerimento dell'attore e amico di Daniele, con "e vivrò, si vivrò tutto il tempo per vederti andar via". 
Troisi se ne innamorò dal primissimo ascolto e noi, come lui forse, la ameremo per sempre. 



See you the next song!

martedì 21 novembre 2017

Cupid's Chokehold - Gym Class Heroes

Vi è mai capitato di ricordare solo la melodia di una canzone, senza testo, né titolo, né nome del cantante (soprattutto se in inglese)? E' imbarazzante e snervante, poi, quando si cerca di canticchiare il motivetto ma nessuno capisce a quale canzone ci si riferisce. Per fortuna che oggi abbiamo Shazam e se ci capita di riascoltare il brano in radio, basta attivare l'app e si può conoscere tutta la sua genealogia. Ma come faceva la gente 10 anni fa?!?
Era il 2006 quando le radio trasmettevano quel pezzo che mi è rimasto nella testa ma a cui non sapevo dare un nome, ricordavo solo il video visto poche volte su MTV, in cui c'era un bambino con i capelli afro vestito da angioletto. Nove anni dopo, tramite X-Factor ( Fedez aveva assegnato questo brano agli Urban Strangers), ho scoperto titolo e interprete della canzone: Cupid's Chokehold dei Gym Class Heroes.

Su questa canzone c'è tanto da dire.
Il brano, featuring Patrick Stump dei Fall Out Boy, contiene un sample di "Breakfast in America", famosa canzone dei Supertramp del 1979, sia nel riff che nel ritornello. Appartiene all'album The Papercut Chronicles (2005), ma una seconda versione, quella più diffusa, è stata registrata e inserita nell'album As Cruel as School Children (2006).Per ciascuna delle due versioni è stato prodotto un video diverso. Nel video della prima versione, il cantante della band, MC Travis McCoy, lavora in una fabbrica di giocattoli, scopre una bambola dalle sembianze umane e la porta a casa sua per far si che essa diventi la fidanzata dei suoi sogni.



Nella seconda versione c'è un'interpretazione più letterale del testo. Un piccolo cupido lancia delle frecce al cantante facendolo innamorare di ogni ragazza che vede. Con ognuna di queste ragazze la storia finisce male, fin quando non incontra la sua anima gemella (senza l'aiuto della freccia di cupido),ossia una fan che stava assistendo al suo concerto. L'attrice che interpreta la ragazza con cui alla fine il protagonista riesce ad essere felice, è proprio l'allora fidanzata di McCoy: una giovanissima Katy Perry che nel 2006 non aveva ancora raggiunto il successo mondiale.



C

CUPID'S CHOKEHOLD - GYM CLASS HEROES
Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot


It's been some time since we've last spoke
This is gonna sound like a bad joke
But Momma, I fell in love again
It's safe to say I have a new girlfriend

And I know it sounds so old
But Cupid got me in a chokehold
And I'm afraid I might give in
Towel's on the mat, my white flag is wavin'

I mean, she even cooks me pancakes
And Alka-Seltzer when my tummy aches
If that ain't love then I don't know what love is
We even got a secret handshake
And she loves the music that my band makes

I know I'm young, but if I had to choose her or the sun
I'd be one nocturnal son of a gun


Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot
Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot


It's been a while since we talked last
And I'm tryin' hard not to talk fast

But Dad, I'm finally thinkin' I may have found the one
Type of girl that'll make you way proud of your son

And I know you heard the last song
About the girls that didn't last long

But I promise this is on a whole new plane
I can tell by the way she says my name

I love the way she calls my phone
She's even got her very own ringtone
If that ain't love then I don't know what love is
It's gonna be a long drive home
But I know as soon as I arrive home
And I open the door, take off my coat, and throw my bag on the floor
She'll be back into my arms once more for sure like


Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot
Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot


She's got a smile that'll make the most senile
Annoying old man bite his tongue (I'm not done)

She's got eyes comparable to sunrise
And it doesn't stop there (Man I swear)
She's got porcelain skin, of course she's a ten
Now she's even got her own song (But movin on)
She's got the cutest laugh I've ever heard
And we can be on the phone for three hours (Not sayin' one word)
And I would still cherish every moment

And when I start to build my future, she's the main component
Call it (dumb), call it (luck), call it (love)
Or whatever you call it, but
Everywhere I go I keep her picture in my wallet like


Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot
Take a look at my girlfriend
She's the only one I got
Not much of a girlfriend
I never seem to get a lot

See you the next song!

giovedì 16 novembre 2017

Breezeblocks - Alt j

Oltre alla Musica, un'altra mia grande passione è la letteratura. Leggo da quando avevo sei anni, ho iniziato dai libri di Geronimo Stilton fino ad arrivare ai grandi classici inglesi e francesi, in lingua originale per mantenere in allenamento le 2 lingue che studio. E' una passione che mi ha trasmesso mia madre, attraverso la sua immensa libreria e i suoi libri sparsi un po' in tutte le stanze. Le canzoni ispirate a testi letterari sono tantissimi e oggi ve ne cito una in particolare.

Per chi conosce un po' di letteratura americana, avrà sicuramente sentito parlare del libro "Nel Paese dei Mostri Selvaggi" di Maurice Sendak, il quale è diventato uno dei Classici della letteratura americana per bambini, trasposto numerose volte al cinema, al teatro e in musica. La band Indie Rock inglese Alt j ha preso spunto dal libro di Sendak per comporre Breezeblocks, il brano appartenente all'album di debutto "An Awesome Wave" (2012) e che li ha resi famosi in tutto il mondo.
Il  libro narra le avventure di un bambino di nome Max e dei suoi amici immaginari , "i mostri selvaggi". Alla fine del libro i mostri si affezionano a Max e cercano di farlo rimanere con loro in tutti i modi possibili, addirittura promettendogli di mangiarlo, facendo sembrare il cannibalismo una sorta di atto di amore incondizionato : " Oh please don't go! We'll eat you all! We love you so!".
Gli Alt j riprendono questi versi per illustrare nella loro canzone l'amore incondizionato, ma dannoso; un'ossessione nei confronti della persona amata, tanto che si arriva al punto di fare del male , fisico e psicologico, a se stessi e all'altro.


BREEZEBLOCKS - ALT J
But hold her down with soggy clothes and breezeblocks
Cetirizine, your fever’s gripped me again
Never kisses, all you ever send are fullstops (La la la la)
Do you know where the wild things go?
They go along to take your honey (la la la la)

Break down, now weep, build up breakfast
Now let’s eat, my love, my love, love, love (La la la la)



Muscle to muscle and toe to toe
The fear has gripped me but here I go
My heart sinks as I jump up
Your hand grips hand as my eyes shut



Do you know where the wild things go?
They go along to take your honey (La la la la)

Break down, now sleep, build up breakfast
Now let’s eat, my love, my love, love, love (La la la la)

She bruises, coughs, she splutters pistol shots
Hold her down with soggy clothes and breezeblocks
She’s morphine, queen of my vaccine
My love, my love, love, love (La la la la)


See you the next song!

lunedì 13 novembre 2017

Nova Koinè Music: Giovanni Conelli - " Di Viaggio, di Fiori e di altre Spine."

A soli 24 anni, Giovanni Conelli, oltre ad aver calcato i palchi di molti locali della Campania, sua regione d’origine, ha portato il suo sound elettronico anche in altre città come Roma, Milano, Novara, Lecco fino a spingersi a Vienna e Passau.

Venerdì 3 Novembre, il giovane cantautore ha presentato in un live presso Nova Koinè Lab il suo terzo disco intitolato “ Di Viaggio, di Fiori e di altre Spine” . Ho avuto quindi il piacere di poterlo intervistare e scoprire i lati nascosti del suo EP.

Qual’è il significato del titolo del tuo EP?
<< Il titolo “ Di Viaggio, di Fiori e di altre Spine” racchiude tre elementi fondamentali per capire il disco e tutto il percorso che c’è stato dietro. ll viaggio è soprattutto spirituale, il filo conduttore che va dal primo all’ultimo brano; ma è anche un viaggio fisico perché ci sono stati vari viaggi che hanno ispirato i brani che poi ho composto una volta ritornato a casa .Le spine sono tutti i problemi e le malinconie che ho affrontato durante il percorso che mi ha portato al risultato finale dell’EP . E infine posso dire che la mia musica è malinconica per natura ma mi ha dato anche molte gioie, mi ha dato l’opportunità di crescere e cambiare, mi ha dato tante occasioni che ho colto come i fiori.>>

Il tuo genere è sicuramente l’elettronica, potresti però dare una tua personale definizione alla tua musica, al tuo ritmo, al tuo sound?
<< Questa è una delle mie più grandi difficoltà perché quando la gente mi chiede che genere faccio e io rispondo “Elettronica” loro pensano che io sia un DJ, oppure se dico che sono un cantautore le persone immaginano il cantante con la chitarra. L’Elettronica è una branca della musica estremamente ampia che va dalla Techno dei club di Detroit, di Berlino fino alla musica sperimentale, a quella rumoristica e a quella acusmatica. Il mio genere è Pop-elettronica, si avvicina molto alla musica leggera per la forma musica+testo, prende qualcosa dalla tradizione italiana, in particolare da Battiato che a me piace tanto, e qualcosa dal nord Europa, da artisti come Bjork, Massive Attack, James Blake.>>

Come ti sei ritrovato a suonare all’estero?
<< Le esperienze che ho avuto all’estero sono dovute al fatto che ho vissuto anche all’estero, per studio. Mi sono ritrovato a suonare a Vienna e a Passau e sono state esperienze molto forti nel momento in cui ti accorgi che la gente non capisce le parole che stai cantando, ma comunque è riuscita ad accogliere positivamente le energie e il senso del progetto.  >>

Quindi canti in italiano anche quando sei all’estero?
<< Si, certo! Per me è molto importante. Il testo ha la stessa importanza della musica in qualsiasi brano che compongo. Non mi sognerei mai di cantare in un’altra lingua per il semplice fatto che ho sviluppato un mio stile. >>

Qual è la canzone di questo disco alla quale sei più affezionato?
<< Può sembrare una risposta banale, ma sono affezionato a tutte le 4 canzoni perché rappresentano 4 momenti diversi. In questo periodo mi ritrovo a suonarle e risuonarle nei vari locali in cui sto facendo la promozione, quindi a volte sento quel senso di alienazione nei confronti delle canzoni. Però prima di ogni canzone, quel secondo prima di iniziarla, mi ritrovo a dovermi calare in una parte diversa di me per ognuna di loro e questo me le fa amare tutte allo stesso modo. Magari la gente da fuori le vede simili perché dal punto di vista musicale lo sono, ma per me sono 4 blocchi diversi. >>

Pochi giorni fa è uscito il video di “Istanbul” , il terzo brano dell’EP . Perché tra i 4 brani la scelta è ricaduta su questo?
<< Istanbul è la canzone più melodica del disco e anche quella più rappresentativa dell’intero progetto. Delinea perfettamente l’idea del Medio Oriente, l’idea del viaggio, l’idea di un mondo etereo. Sono stato ad Istanbul 3 volte in vita mia. Per me Istanbul è la grande metropoli che ha 20 milioni di abitanti, sono rimasto incantato dalla bellezza del posto e dalla cordialità culturale turca. Per me ritornarci a girare il video è stato quasi un pellegrinaggio che dovevo a quella città per tutto quello che mi ha dato.>>

Ringrazio Giovanni Conelli e Impronte Sonore Management & Promozioni Artisti per l'intervista.

See you the next song!

sabato 4 novembre 2017

Le cose che abbiamo in comune sono 4850


Esistono tanti generi musicali: Pop, rock, Reggae, Blues e via dicendo; ognuno di questi generi ha caratteristiche diverse l'uno dall'altro ma talvolta si possono mescolare, infatti spesse volte possiamo ascoltare canzoni blues con venature soul oppure brani rap con ritornelli pop. Un melting pot di ritmi e suoni che rendono la Musica ancora più bella. E in effetti ciò che succede in musica lo si può vedere anche tra la gente. Sulla Terra ci sono circa 7 miliardi di persone divise in milioni di etnie, culture, religioni ecc. Grazie al fenomeno della migrazione, persone che vengono da qualsiasi parte del mondo convivono nella stessa città e in molti c'è la volontà non soltanto di rispettare le diversità che ognuno porta dalla propria nazione, ma anche di conoscere e condividere queste diversità .
Io faccio parte di un'associazione nella mia città, Marigliano, che si occupa proprio di questo, ossia di creare uno spazio in cui le diversità sono la base di un linguaggio comune. L'associazione di promozione culturale Nova Koinè si occupa principalmente dell'insegnamento della lingua e della cultura italiana ai migranti. Il termine Koinè proviene dal greco e significa "lingua comune", a cui è stato aggiunto il termine Nova per intendere un nuovo significato di lingua comune: lingua come strumento di incontro e di interazione.
E così come noi volontari insegniamo la nostra lingua e la nostra cultura a studenti di nazionalità diverse, questi ultimi hanno tanto da insegnare a noi. Come associazione spesso organizziamo incontri, dibattiti ed eventi volti a far conoscere ai nostri concittadini la cultura e le tradizioni dei migranti che vengono ad abitare nel nostro Paese.
Ma non ci fermiamo qui! Noi soci di Nova Koinè pensiamo che la musica sia la vera lingua in comune, capace di aggregare gente e creare comunità. Per questo mensilmente organizziamo eventi musicali, che hanno anche lo scopo di autofinanziare le attività che l'associazione svolge.
Proprio ieri c'è stato un evento musicale presso la sede dell'associazione, dove il cantate Giovanni Conelli ha presentato il suo nuovo album " Di viaggio, di fiori e di altre spine".
Nel prossimo articolo ci sarà l'intervista a Giovanni Conelli e in futuro ci saranno sicuramente altri articoli in cui parlerò degli artisti che si esibiranno durante l'anno a Nova Koinè.

See you the next song!

Lo sapevi che è una cover?

Qualche giorno fa ho fatto una scoperta scioccante: I Will Always Love You non è un brano originale di Whitney Houston ma è stata scritta 3...