lunedì 22 gennaio 2018

Meteore

L'altro giorno, scorrendo la bacheca di Facebook, ho visto un post pubblicato da una famosa radio italiana. Non potevo credere ai miei occhi, il post annunciava il ritorno dei Sonhora nella primavera 2018. Il duo costituito dai fratelli Diego e Luca Fainello ha vinto la sezione Giovani del Festival di Sanremo nel 2008 con il brano L'amore. I due fratelli hanno avuto un successo indiscusso nel 2009-2010, ma poi, nonostante abbiano pubblicato altri due album e vari singoli fino al 2017, sono rimasti un po' in sordina nel panorama musicale italiano.
Così come i Sonhora, tanti cantanti e band hanno avuto successo per un breve periodo di tempo e poi non si è saputo più nulla di loro.
Andiamo a vedere insieme "che fine hanno fatto":


  • Aram Quartet : la band ha vinto la 1° edizione di X-Factor Italia nel 2008, grazie al coach Morgan. Dopo la vittoria, il gruppo salentino ha pubblicato un solo disco e si è sciolto nel giro di due anni. Solo uno di loro, Antonio Maggio, è tornato in scena vincendo la categoria Giovani al Festival di Sanremo nel 2013.
         (p.s. io ho ancora il CantaTu edizione X-Factor con le loro canzoni )

  • Tokio Hotel : boy band tedesca che con il brano Monsoon (2005)divenne in poco tempo un fenomeno musicale in tutta Europa, oltre a essere l'emblema dello stile "Emo". Spenti i riflettori su di loro, i TH tornano a fare musica in Germania e ripartono alla rincorsa del successo internazionale nel 2017, con un nuovo album e un nuovo look . 

  • Paolo Meneguzzi: Ha calcato la scena musicale italiana dal
    2001 al 2007 , partecipando a ben 5 edizioni del Festival di Sanremo. Nel luglio 2008 viene pubblicata in America
    Mùsica, una racconta dei suoi più grandi successi. Lascia quindi l'Italia per intraprendere una fiorente carriera di cantante negli Stati Uniti e in America Latina. 
  • Haiducii: pseudonimo di Paula Mitrache, cantante rumena naturalizzata italiana. Nel 2003 diventa famosa grazie al brano Dragonstea Din Tei, cover non dichiarata di una canzone degli O-Zone. Ma la sua fama è durata il tempo di un tormentone estivo. Oggi si occupa di mediazione culturale a favore dei suoi connazionali che vivono in Italia. Infatti l'artista rumena ha fondato a Bari l'associazione "Dacia Nicolaiana " che intraprende varie iniziative di carattere culturale. 
  • dARI: nel 2008 pubblicarono la canzone Wale (Tanto Vale), hanno pubblicato incessantemente per altri 2 anni ma da 2010
    al 2014 sono stati praticamente fermi. Nel 2015 e nel 2016 hanno provato ad accedere alla sezione Giovani del Festival di Sanremo, con scarsi risultati. Due dei membri della band hanno tentato la carriera da solista. Il cantante Dario, con il nome d'arte Dario Attack, ha inciso nel 2017 l'EP Smashitz, proponendo 5 cover di successi nostrani. Il bassista Fabio Cuffari, con il nome di The Secrets, ha pubblicato nel 2015 Take Me High e nel 2016 Lone Soul
Ovviamente questa è solo una parte di molti artisti che come le meteore brillano per pochissimo tempo, lasciando dietro di se solo una debole scia. 

See you the next song !

mercoledì 17 gennaio 2018

Zombie - The Cranberries

Notti d'estate. Cinque amici e una macchina. I finestrini abbassati e il vento che ci scombinava i capelli.
 << Alza il volume che adesso arriva il ritornello>>

" IN YOUR HEAD, IN YOUR HEAD, ZOMBIE, ZOMBIE, ZOMBIE - IE - IE "

Non cantato, ma urlato con tutto il fiato che avevamo nei polmoni.
La ricorderemo per sempre così Dolores O'Riordan.



Non a caso "Zombie" , la canzone che ha reso famosa la band The Cranberreies, ha una struttura così incalzante, quasi come se fosse uno sfogo liberatorio.
Il brano (tratto dall'album No Need To Argue, 1994) è stato scritto dalla cantante durante il tour inglese dell'anno precedente, per onorare la morte di due ragazzi rimasti uccisi dall'IRA in un attentato a Warrington in Inghilterra, il 20 marzo 1993. Sin dal 1916 (data riportata all'interno della canzone in riferimento alle vicende dell' Easter Rising) l'Irlanda del Nord rivendicava la sua indipendenza dal Regno Unito con la forza delle armi, causando rivolte sanguinarie che terminarono soltanto nel 1998. Il brano è un'esortazione a cessare il fuoco, a mettere fine a tutte le morti ingiuste provocate da rivendicazioni politiche e territoriali.
Nel testo c'è un riferimento alla canzone "The Town I Loved So Well" scritta nel 1973 dal musicista irlandese Phil Coultier e dedicata alla sua città, Derry, nell'Ulster, uno dei luoghi cardine del conflitto Nord-irlandese.
< With their tank and their guns, oh my god, what have they done to the town I loved so well >

ZOMBIE - THE CRANBERRIES
Another head hangs lowly
Child is slowly taken

And the violence caused such silence
Who are we mistaken?

[Pre-Chorus]
But you see, it's not me
It's not my family

In your head, in your head, they are fightin'
With their tanks, and their bombs
And air bombs, and their guns
In your head, in your head, they are cryin'

[Chorus]
In your head, in your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie
What's in your head, in your head?
Zombie, zombie, zombie-ie-ie, oh


[Post-Chorus]
Du, du, du, du
Du, du, du, du
Du, du, du, du
Du, du, du, du

[Verse 2]
Another mother's breakin'
Heart is takin' over

When the violence causes silence
We must be mistaken

[Pre-Chorus]
It's the same old theme
Since nineteen-sixteen
In your head, in your head, they're still fightin'

With their tanks, and their bombs
And air bombs, and their guns
In your head, in your head, they are dyin'

[Chorus]
In your head, in your head
Zombie, zombie, zombie-ie-ie
What's in your head, in your head?
Zombie, zombie, zombie-ie-ie


See you the next song!

domenica 7 gennaio 2018

Gloomy Sunday - Rezso Seress

Cosa fareste voi se, solo dopo aver ascoltato una canzone alla radio, il conduttore radiofonico vi dicesse che proprio quella canzone ha istigato molti casi di suicidio?
Il brano che porta questa infausta nomea s'intitola "Gloomy Sunday" ed è stato composto dal musicista ungherese Rezso Seress nel 1933. Il testo fu scritto dall'autore dopo che egli stesso fu lasciato dalla fidanzata a causa dei suoi insuccessi musicali, infatti parla di un amore profondo e del suicidio come unica via d'uscita. Ma non è questo il motivo per cui è conosciuta da tutti come "canzone ungherese del suicidio", dato che le vittime mietute dal brano non avevano nulla a che fare con Seress. 
Il primo caso documentato si verificò a Budapest nel 1936: accanto al corpo di un calzolaio morto in casa sua, appurato che si trattasse di suicidio, la polizia trovò una lettera d'addio che citava alcuni versi della canzone. Sempre in Ungheria, in quel periodo, si verificarono numerosi casi di persone che si erano tolte la vita gettandosi nel Danubio, la maggior parte di queste portavano con loro una copia di Gloomy Sunday. Per questo motivo, in tutta la nazione fu vietata la trasmissione della canzone nei programmi radiofonici e nelle esibizioni pubbliche. 
Ma la maledizione presto si diffuse nel resto d'Europa. A Roma un ragazzo, passando sul lungotevere con la bicicletta e sentendo un artista di strada che suonava la canzone, gli si avvicinò, gli diede tutti i soldi che aveva e si buttò dal ponte. A Londra una donna fu rinvenuta morta nel suo appartamento, a causa dell'ingerimento di una dose massiccia di barbiturici. I vicini chiamarono la polizia allarmati dal volume spropositato dello stereo nell' appartamento adiacente, che trasmetteva in ripetizione sempre la stessa canzone: Gloomy Sunday.
Tanti altri sono i tristi casi legati a questa canzone, ma altrettante sono le reinterpretazioni del brano: tra le più famose troviamo quelle di Billie Holiday, Ray Charles e Bjork
Conoscendo ora la storia, la ascoltereste comunque?



See you the next song!

Lo sapevi che è una cover?

Qualche giorno fa ho fatto una scoperta scioccante: I Will Always Love You non è un brano originale di Whitney Houston ma è stata scritta 3...