domenica 6 maggio 2018

L'era del Trap

Secondo le statistiche il <<trap king>> Sfera Ebbasta e i promulgatori del genere, i cosiddetti trapper ( Dark Polo Gang, Ghali, Izi, Tedua ecc.), hanno scavalcato tutti gli altri generi che compongono il panorama musicale italiano. Sarà davvero così?
Iniziamo dal capire cosa significa il termine "Trap".
La parola TRAP deriva dall'americano "Trap House", un'espressione che indica gli appartamenti abbandonati dei sobborghi di Atlanta dove gli spacciatori smaltiscono sostanze stupefacenti. In questi ghetti nasce, negli anni '90, la musica Trap.
La struttura musicale di questo sottogenere del rap è composta da un ampio uso della drum machine che rende il ritmo tenace, aggressivo e cadenzato, stabilendosi attorno ai 140 bpm. Altre caratteristiche sono l'uso di un basso profondo tipicamente dub, suoni elettronici e Auto-tune. 
Negli States gli esponenti del genere sono: Travis Scott, 2 Chainz, XXX Tentation, Lil Yacty, Desiigner ecc. 
La trap italiana trae ispirazione da quella d'oltreoceano, sia per il beat sia per i temi trattati: droga, alcol, donne, ostentazione del successo e della ricchezza. La ristretta scelta dei temi ha fatto sì che si venisse a creare un glossario di parole inerente al genere Trap, le quali sono riprese costantemente nei numerosi brani pubblicati a breve distanza di tempo l'uno dall'altro. 

Ora passiamo ai nomi principali che danno vita al genere. 

Charlie Charles: a soli 22 anni è il produttore di punta della scena italiana (seguito da Chris Nolan e Sick Luke), autore delle produzione di due dei maggiori esponenti del genere, Sfera Ebbasta e Ghali. 

Corpo ricoperto dai tatuaggi, incisivi placcati d'oro e capelli rossi: sono i tratti distintivi del giovane trapper Sfera Ebbasta. Direttamente da "Ciny" - titolo di una sua canzone che indica il suo paese di provenienza, Cinisello Balsamo, in provincia di Milano - spopola in Italia nel 2016 con il suo album omonimo, che ha venduto più di 25mila copie. Attraverso le sue rime mostra tematiche vicine alla vita di strada e di quartiere, come il consumo di codeina o le storie di ragazzi costretti a spacciare fin da giovanissimi. 

Nato a Milano da genitori tunisini, Ghali è l'altro pioniere della musica trap. E' entrato nella scena rap italiana nel 2011, ma a farlo conoscere dal grande pubblico sarà il suo primo singolo "Ninna Nanna", che ha stabilito nel 2016 nuovi record di streaming, ottenendo il più numero di ascolti nel primo giorno di pubblicazione. Il cantante si contraddistingue dagli altri trapper per la sua cultura multietnica e per il suo passato difficile. Affronta nei suoi testi anche tematiche importanti come la religione, il terrorismo, l'immigrazione e di conseguenza l'integrazione dei migranti in Italia. 

Ora che sappiamo la teoria, passiamo alla pratica!
Cosa ne pensa la gente della musica trap ? 

See you the next song!

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