domenica 24 giugno 2018

Lettera a Cesare Cremonini

                               
                                                               

                                                 Roma, 23 giugno 2018, ore 00.00

Finalmente è arrivato questo concerto, lo aspettavo da tanto tempo, da quando avevi in mano solamente una lettera, due rose e una canzone ancora da scrivere. E gli anni sono passati ma tu ci sei sempre stato, in quei momenti in cui sentivo le ali sotto ai piedi e in quelle notti in cui non vuoi dormire, e più lo chiami e più Morfeo dice non ce n'è. Tu lo sai che non è facile avere a che fare con me, l'hai capito subito che l'occhio ride ma (m)i piange il cuore e allora hai detto << piangerai, oh altroché, ma dopo un po' la vita ti sembrerà più facile e così fragile, ricomincerai>>. Ma io, pessimista cronica come sono, non ti ho dato subito retta e pensavo a quanto si possa essere ipocriti nella vita ... "tutti col numero 10 sulla schiena e poi sbagliamo i rigori"; ma tu ancora hai insistito e mi hai detto di non arrendermi poiché anche quando poi saremo stanchi troveremo il modo di navigare nel buio, e di non preoccuparmi perché domani sarà un giorno migliore ...vedrai
E dopo aver affrontato tante battaglie, soprattutto contro me stessa, finalmente ho capito che per quanta strada ancora c'è da fare amerai il finale. Mi luccicavano gli occhi e sentivo le farfalle nello stomaco nel sentire la tua voce e vederti dal vivo in questa serata semplicemente POETICA. Ma ancora non capisco come mai continui a dire che poi succede che ci sentiamo bene senza nessun perché. Io forse lo so il motivo per cui mi sento bene ... perché la marmellata, quella che mi nascondevi tu, l'ho trovata!

GRAZIE CE.

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